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Paolo VI, il Papa del Concilio
14-10-2018 09:19 - GRANDI EVENTI DI CHIESA
Paolo VI è considerato il Papa del Concilio. Fu lui infatti a condurre e portare a termine, nel dicembre del 1965, l´intuizione di Giovanni XXIII. Con Andrea Riccardi, storico e fondatore della Comunità di Sant´Egidio, proponiamo un rapido excursus di quegli anni.
La mediazione
Da un punto di vista tecnico e operativo, Paolo VI ha guidato tutte le operazioni nell´ambito di una complessa macchina organizzativa. Inoltre ha mediato tra le diverse sensibilità dell´episcopato internazionale al fine di scongiurare derive nostalgiche e fughe in avanti ugualmente pericolose. In realtà Giovanni XXIII aveva fatto in tempo soltanto ad aprire il Concilio. Insomma ne aveva redatto il prologo e molto lavoro svolto in quel periodo andava rifatto.
La modernità
"Paolo VI - sottolinea Riccardi - ha voluto condensare il Concilio in un messaggio: una simpatia immensa per il mondo". Nella solennità dell´Immacolata del 1965, in Piazza San Pietro, a proposito del Concilio, lo stesso Montini afferma: "possa esso accendere questa nuova scintilla della divina carità nei nostri cuori". Per Riccardi, il Papa credeva nel cambiamento. "Ma - precisa - cambiare in un gradualismo che coinvolga tutte le chiese, la gente, le personalità".
Un genio di governo
Riccardi invita a guardare oltre gli eventi conciliari. Occorre concentrare l´attenzione sul post evento e quindi sulla recezione conciliare, quando Montini innestò metodo, valori e contenuti nella realtà ecclesiastica. E soprattutto sul genio pastorale di Paolo VI che viene sottolineato anche dai suoi viaggi avvenuti già durante il concilio e di cui fanno parte. Si pensi alla visita all´Onu nell´ottobre 1965, e l´anno prima, nel gennaio 1964, al pellegrinaggio in Terra Santa segnato dall´incontro con il patriarca di Costantinopoli Atenagora.
Fonte: Vatican News